Circa il 10 per cento delle persone con psoriasi hanno in comune l’infiammazione delle giunture che produce sintomi di artrite. Questa condizione è chiamata artrite da psoriasi. La psoriasi non è contagiosa in alcun modo. Non è possibile “prendere” la psoriasi toccando una persona che ne è afflitta.
E ora arriviamo alla “spiegazione scientifica” che la “Scienza” dà sulla psoriasi. E’ incredibile il fatto che tale spiegazione sia solo un’opinione, ciò che gli scienziati pensano e su questi pensieri fumosi si basano poi le “cure” della psoriasi!
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La ricerca afferma che la psoriasi può essere un disturbo del sistema immunitario. Il sistema immunitario comprende un tipo di globuli bianchi, chiamati cellule T, che normalmente aiutano a proteggere il corpo contro le infezioni e le malattie. Ora gli scienziati pensano che la psoriasi è collegata ad un anomalia del sistema immunitario che produce troppe cellule immunitarie, chiamate appunto cellule T, nella pelle. Queste cellule T fanno scattare un’eccessiva infiammazione della pelle e eccessiva riproduzione delle cellule come possiamo notare nelle persone con la psoriasi. Ciò porta ad infiammazione della pelle e formazione di scaglie. In alcuni casi, la psoriasi è ereditaria. I ricercatori stanno studiando grandi famiglie colpite da psoriasi per identificare un gene o geni associati con la malattia. (I geni regolano ogni funzione del corpo e determinano i tratti ereditari che sono trasmessi dai genitori ai figli.)
I ricercatori continuano a cercare geni che contribuiscono alla ereditarietà e alle cause di psoriasi. Gli scienziati stanno lavorando anche per migliorare la nostra comprensione di ciò che accade nel corpo che da inizio a questa malattia. Inoltre, molto della ricerca è focalizzata sullo sviluppo di nuove e migliori trattamenti sulla psoriasi. Alcuni di questi trattamenti sperimentali, come ad esempio le ciclosporine e agenti che agiscono sulle cellule T, funzionano sopprimendo il sistema immunitario.
Nelle persone con psoriasi si può notare che la pelle periodicamente peggiora per poi migliorare. Condizioni che possono accentuare i sintomi della psoriasi possono includere cambiamenti climatici, altre infezioni, stress e la secchezza della pelle. Inoltre, alcuni farmaci, come ad esempio antinfiammatori e farmaci usati per trattare la pressione alta e la depressione, possono determinare un focolaio o aggravare la malattia.
La cura è molto varia, e a seconda della gravità dei sintomi, si parte dalle creme emollienti all’acido salicilico, al cortisone, antibiotici e quanto suggerisce la fantasia dello scienziato di turno.
La scienza afferma che una cura definitiva per la psoriasi non esiste e che il paziente deve imparare a convivere con essa cercando di trarre sollievo con farmaci appropriati.
Inoltre stanno facendo studi su famiglie i cui membri hanno sintomi simili, pensando così di scoprire che la malattia può essere ereditaria e quindi scoprire dalle analisi i geni che sono colpevoli di tale malattia.
Non viene invece nemmeno in mente che le famiglie di solito tramandano le loro abitudini alimentari e stili di vita, la figlia cucina come la madre le ha insegnato, e che questi possono essere la causa della psoriasi. Si scambia per ereditario ciò che invece appartiene alle usanze di quella famiglia e alla consuetudine. Bisogna però dire anche bravi! a quegli scienziati che hanno scoperto che con la psoriasi coesiste anche un aumentato numero di globuli bianchi, peccato che pensando che siano protettori dell’organismo siano poi andati fuori strada e una volta finiti nei prati si siano dati alla ricerca di farfalle.
Tutto questo succede perché la scienza è asservita all’economia, i soldi della ricerca provengono da chi trarrà profitto dai risultati, in particolare le case farmaceutiche.
Le ricerche sono false perché non approntate per cercare la soluzione, la vera causa della malattia, ma per sperimentare molecole per poi elaborare farmaci che facciano scomparire i sintomi, con effetti collaterali che siano visibili il meno possibile, che compaiano dopo molto tempo quando è difficile attribuirne la comparsa ai farmaci somministrati.
Lo scopo delle case farmaceutiche è quello di far convivere il malato con la malattia, prendendo farmaci per impedire che i sintomi si manifestino, mantenendo vita natural durante la malattia nel corpo del paziente. Curare veramente chi è malato è una cosa nobile, ma non rende. Curare la malattia invece che il malato crea profitti, ed è per questo che scoprire la vera causa delle malattie non è un obbiettivo delle case farmaceutiche, dell’establishment medico, del ministro della salute, delle tante organizzazioni create per ogni malattia, incluso molte cosiddette no profit o onlus.
La cura ovviamente esiste, ed è semplice e non brevettabile e senza l’uso di farmaci e quindi non appetibile per i ricercatori, associazioni e ministri e i loro finanziatori.
Più di ottant’anni fa il Prof. Arnold Ehret scopri che quando c’erano malattie, c’era anche un aumento di globuli bianchi e, a differenza dei suoi colleghi che presero la cantonata convinti che i globuli bianchi facessero parte del sistema immunitario, realizzò che non erano altro che globuli di muco, e che la loro presenza elevata era causa di malattie. Ovviamente se sei convinto della giustezza di quanto hai appreso dal sistema educativo scolastico, penserai che quanto hai appena letto è un’assurdità, ma quando ci si appresta a eliminare le fonti di muco, di fatto le malattie scompaiono e i globuli bianchi diminuiscono.
La scienza dice che i globuli bianchi aumentano per attaccare i patogeni e poi quando il corpo è guarito diminuiscono perché non servono più. Sebbene appaia perfettamente logica, è solo un’ipotesi priva di fondamento fatta passare per verità da decenni e forse da più di un secolo.
Quando il muco diminuisce e quindi anche i globuli bianchi, altro muco, diminuiscono, il corpo guarisce, quando aumentano il corpo si ammala. Altro che sistema difensivo! La natura agisce diversamente dalle nazioni che mandano i loro eserciti a combattere il nemico, come invece pensano gli scienziati. Nel corpo non esistono nemici ma solo esseri che vivono in simbiosi. Per comprenderlo è necessario sapere cosa fanno i microrganismi nel corpo.
Queste e altre informazioni si trovano nel libro il “Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco”.
Questo è un estratto:
I globuli bianchi sono prodotti di rifiuto e non c’è un uomo nella civiltà occidentale che non abbia il sangue e i vasi sanguigni liberi dal muco. È come la fuliggine in un camino che non è stato mai pulito, in realtà è ancora peggio perché le scorie delle proteine e dei cibi amidacei sono VISCHIOSE.
Il problema è questo: sono i globuli bianchi cellule viventi di importanza vitale per proteggere e mantenere la vita, per distruggere i germi della malattia e per immunizzare il corpo contro febbre, infezioni, ecc., come le dottrine standard della fisiologia e della patologia insegnano?
O sono invece l’opposto – particelle di rifiuto, decadute, indigeste sostanze inutilizzate degli alimenti, muco o agenti patogeni, come le definisce il Dott. Thos. Powell? Non digerite dal corpo umano, artificiali e quindi non assimilate? Sono di fatto gli scarti degli alimenti ad alta percentuale proteica ed amidacei con cui l’onnivoro medio della civiltà occidentale farcisce il suo stomaco tre volte al giorno? Ciò che chiamo “muco” come causa fondamentale di tutte la malattie?
La Patologia lo dimostra da sè, dichiarando che i globuli bianchi aumentano durante la malattia e la Fisiologia dice che aumentano durante la digestione nel corpo sano e che derivano dagli alimenti ad alta percentuale proteica.
Questo insegnamento è assolutamente corretto ed è la conseguenza logica dell’errore degli alimenti ad alta percentuale proteica. La “scienza” medica vede e deve vedere questa presenza come una condizione normale di salute, e pensa che l’individuo non ammalato deve avere questi globuli bianchi in circolazione nel sangue perché ognuno li ha. Non c’è uomo in esistenza nella civiltà occidentale il cui corpo non sia stato farcito continuamente dall’infanzia con il latte di mucca, carne e uova, patate e prodotti di cereali. Nessun uomo oggi è senza muco!
Arnold Ehret
Gli studi di Arnold Ehret e le sue affermazioni sono state e sono tutt’ora oggetto di derisione e scherno da parte dei rappresentati della scienza ortodossa. Ma chi ha deciso di allontanarsi o non far parte di quella schiera sta ottenendo successi finora solo immaginati.
Di fatto ci sono persone che praticando la Dieta Senza Muco secondo il suo Sistema di Guarigione stanno ottenendo considerevoli miglioramenti e guarigioni. In realtà è l’intero corpo che migliora e guarisce semplicemente con l’adozione della dieta e il relativo stile di vita, senza nessuno che curi o somministri farmaci.
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