salute e stile di vita
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Non si può negare che lo stile di vita di una persona determina il suo stato di salute.
La cura delle malattie sembra una questione senza effettive risposte, se osserviamo in modo obiettivo i risultati, o meglio la loro mancanza. Anche quando si ottengono delle guarigioni in un modo o nell’altro, spesso non durature, la malattia ritorna o si manifesta in altri modi o altre apparentemente differenti fanno la loro comparsa.
Come ci insegna Arnold Ehret nel suo libro Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, per comprendere cosa siano le malattie, dobbiamo andare oltre il nome che le identifica. Dobbiamo osservare la malattia con obiettività, e stabilire qual è l’effettivo risultato della nostra osservazione.
Normalmente il medico istituzionale visita un paziente, rileva una serie di sintomi per personale osservazione, dal risultato di esami clinici o altrimenti riferiti dal paziente stesso e in base ad essi e all’area del corpo in cui sono localizzati stabilisce che il paziente ha questa o quell’altra malattia.
La medicina tradizionale, ortodossa, quella che prescrive i farmaci per curare la bronchite, la polmonite, la gastrite e tutte le altre -iti, -osi, -patie, ecc., cura la malattia con i farmaci. Normalmente non viene considerato lo stile di vita, incluse le abitudini alimentari del paziente.
Cosa significa questo in realtà? Significa che con un determinato farmaco i sintomi della malattia diagnosticata scompaiono. Questo non è guarire, se per guarire s’intende la totale scomparsa della malattia.
Quando osserviamo i sintomi stiamo osservando gli effetti che sono determinati dalla causa che li produce. Con i farmaci, le cure convenzionali possono far sparire temporaneamente gli effetti, ovvero i sintomi, ma la causa persiste indisturbata e nascosta o, per meglio dire, al suo stato latente. Lo stile di vita di una persona è spesso una concausa principale.
Consideriamo un ipotetico ottuso ciclista che rimane a piedi perché un chiodo ha bucato una ruota. Ripara la camera d’aria senza togliere il chiodo dal copertone e in breve tempo si ritrova di nuovo a piedi. Continua a “riparare” la camera d’aria allo stesso modo, che si riempie di pezze e alla fine deve inevitabilmente sostituirla, ma la nuova camera d’aria farà la stessa fine se non rimuove il chiodo, la causa, dal copertone.
Lo stesso avviene con le cure convenzionali. Si “ripara” il corpo allo stesso modo, senza rimuovere la causa della malattia, semplicemente sopprimendo i sintomi con dei farmaci. La causa potrebbe essere uno stile di vita deleterio, e spesso lo è.
Le autorità mediche riportano che l’aspettativa di vita dell’uomo è aumentata. Si attribuisce questo alle cure della moderna medicina. Quello che non si prende in considerazione è la qualità di questa aumentata longevità dell’uomo medio.
Le persone anziane che fanno fatica a salire su un autobus o attraversano la strada sulle strisce pedonali, smarrite, trasalendo ad ogni colpo di clacson, claudicanti, possono suscitare la mia compassione ma non sentimenti di gratitudine nei confronti della medicina per aver “elevato l’età media” della popolazione in questo modo.
Fa comunque comodo ai governi per aumentare di conseguenza il limite minimo dell’età pensionabile.
Viene da pensare che sia normale che la maggior parte delle persone anziane debbano essere poco efficienti o addirittura non autosufficienti a causa dell’età avanzata, perché questo è ciò che vediamo, ognuno di noi può avere conferma di ciò ogni giorno.
Ma queste persone sono in queste condizioni a causa di uno stile di vita inadeguato e di cure che non prendono in considerazione la necessità di cambiare tale stile di vita che li ha portati a quella condizione patologica.
Non ci ammaliamo per caso, o perché siamo sfortunati. Noi generiamo le nostre malattie, che ne siamo consapevoli oppure no, con il nostro modo o stile di vita.
La civiltà in cui viviamo è piena di trappole, alcune grossolane ed evidenti, altre molto sottili e nascoste.
Queste trappole sono disseminate ovunque da coloro che traggono tanto più profitto quanti più esseri riescono a intrappolare.
Il fattore determinante come causa di malattia è l’introduzione di sostanze nel corpo che inevitabilmente ne pregiudicheranno il corretto funzionamento, ovvero lo faranno ammalare, lo renderanno gradualmente inefficiente e infine lo condurranno prematuramente alla morte e spesso in modo atroce, come nel caso di cancri e tumori.
Perché il corpo possa continuare a vivere e a svolgere le sue normali funzioni dobbiamo fornirlo di alimenti da cui possa trarre gli elementi necessari alla sua crescita, per svolgere le sue funzioni, per il suo mantenimento ed autoguarigione.
Questi alimenti devono essere adeguati, pena il mal funzionamento o l’arresto, proprio come avviene con i vari tipi di motori delle automobili, non si può alimentare a benzina un motore diesel e viceversa a gasolio un motore a benzina.
La quasi totalità delle persone sa che alcune sostanze sono dannose per la salute. Oggi pochi negano che l’alcool, le droghe di sintesi, il tabacco, fanno male. Tuttavia i media per mezzo di inserti e spot pubblicitari promuovono uno stile di vita che determina il consumo di tali sostanze tossiche, a beneficio dei loro inserzionisti.
Altri sanno anche che i farmaci o droghe sintetiche, alcune delle quali si differenziano da quelle da strada per il solo fatto che sono legalmente permesse, gli additivi introdotti nei cibi per la loro conservazione, edulcoranti artificiali, e altri alimenti artificiali, alcuni cosmetici, e prodotti per la cura del corpo sono dannosi.
Alla base di queste conoscenze alcuni cercano di evitare di consumare quanto contiene elementi dannosi ma la stragrande maggioranza continua a farne uso imperterrita.
Questo comportamento deriva dal fatto che gli effetti di tali sostanze inadeguate per l’alimentazione umana, ed anche per quella di qualsiasi animale, non sono immediatamente visibili e quando appaiono sotto i nostri occhi ne colleghiamo la causa non ad esse, ma alla malasorte o al destino inesorabile.
La maggior parte degli esseri umani vive in uno stato che potremmo definire ipnotico, molto sottile, che viene creato quotidianamente dall’utilizzo dei media a scopi prettamente commerciali, inoculando nella mente dell’essere umano messaggi promozionali che inducono all’accettazione di prodotti che non sono adatti al suo benessere fisico, mentale e spirituale.
La mente umana ha dei varchi, che possiamo definire punti deboli, attraverso i quali un messaggio può essere inoculato superando la resistenza necessaria alla sua integrità.
Questi varchi sono costituiti dalle carenze di cui la maggior parte degli individui soffre, carenze che aumentano man mano che questa civiltà avanza.
Oggi viviamo in una società dove i valori etici, che fungono da chiavistelli delle porte o varchi d’entrata, stanno scomparendo lasciando l’individuo sempre più influenzabile.
Molto contribuiscono gli spot pubblicitari che presentano prodotti abilmente associati a modelli di personalità vincenti, uno stile di vita abbiente, corpi statuari, vite sentimentali idilliache che non tutti i bersagli di tale pubblicità hanno.
Questi spot non hanno altro potere che quello che viene ad essi conferito dai sogni, dalle aspirazioni e dagli aspetti desiderabili di cui il bersaglio è carente.
Inconsapevolmente, chi acquista i prodotti che sono oggetto di questi spot, pur sapendo che sono deleteri per la sua salute come l’alcool, per esempio, lo fa “pensando” che assieme ad essi conseguirà anche gli aspetti desiderati a cui sono associati.
Si potrebbe estendere l’argomento, ma quanto esposto è sufficiente per spiegare perché si tende a consumare alimenti nonostante si sappia che non sono adeguati per una alimentazione sana e che contribuiscono all’insorgere di stati di malattia.
Quando si hanno dei disturbi e si va dal medico, di solito si torna a casa con la ricetta per acquistare un farmaco di un tipo o di un altro per curarsi. Ma quei disturbi o sintomi sono la manifestazione esteriore dell’azione di disintossicazione messa in atto dal corpo per liberarsi di sostanze dannose introdotte con l’assunzione di cibi o bevande che le contengono.
I farmaci sono sostanze tossiche ai quali, una volta assunti, il corpo ora deve dirigere l’attenzione per prevenire ulteriore avvelenamento, e il processo di disintossicazione in atto cessa e con esso la sua manifestazione esteriore, i sintomi della malattia.
Se mangiamo della carne ed anche altri prodotti di origine animale, inevitabilmente nel corpo si depositeranno degli acidi urici, specialmente nelle giunture. Questo è confermato anche dalla medicina ortodossa.
E’ curioso quanto sia inconsistente per alcune persone la definizione di carne.
A questo proposito voglio riportare una conversazione divertente (o tragica, secondo un altro punto di vista), che ho avuto con una persona che si dichiarava affetta da artrosi. Parlando mi diceva di essere al corrente che una delle cause rilevanti era l’eccessivo consumo di carne, ma che ne mangiava così poca che non si spiegava come potesse avere l’artrosi.
A questo punto facemmo l’inventario. Mangiava carne solo a Natale, gli avanzi a Santo Stefano, al Cenone di Fine d’Anno, a Carnevale, a Pasqua, gli avanzi il lunedì successivo, alla Cena Aziendale, “qualche” cena con gli amici, oltre alla festa patronale, qualche volta l’arrosto arrotolato quando andava a trovare sua madre, a parte un po’ di prosciutto durante la settimana, o la bresaola, le salamelle alla festa del partito, qualche volta i wurstel tanto per cambiare.
In ferie “ovviamente” mangiava tutto quello che capitava, visto che era tutto già pagato, e poi le ferie vengono solo una volta all’anno.
Alla fine siamo scoppiati a ridere, una volta appurato quanta poca carne mangiasse.
Ritornando all’artrosi, di cui ho sofferto anch’io quando mangiavo da “onnivoro”, gli acidi urici cristallizzandosi pungono procurando dolori acuti o sordi che ci costringono a limitare il movimento per evitare di sentirli, ma che prima o poi stampano sul volto una smorfia sofferente permanente, che si allevia prendendo gli “antinfiammatori”.
Questa è la cura che normalmente viene prescritta senza alcun accenno a modificare abitudini alimentari e stile di vita.
La soluzione, in questo caso e in quelli dell’artrite, dei cosiddetti “dolori reumatici” e di molti altri fastidi, è un graduale cambiamento verso una sana alimentazione che non introduca cibi che contribuiscono alla produzione di acido urico.
Gli alimenti ad elevato valore proteico fungono da stimolanti per un po’, perché si decompongono immediatamente in tossine nel corpo umano. È un fatto comunemente noto che sostanze animali di qualsiasi genere diventano molto tossiche non appena vengono ossidate dall’aria, particolarmente ad un temperatura come quella del corpo umano.
Il fatto e verità fondamentali per cui l’uomo adulto non ha bisogno di così tante proteine come invece dichiara la vecchia fisiologia, è rilevabile osservando la combinazione del latte materno che non ne contiene più del 2 – 3% e che la Natura sviluppa con quel latte la struttura di un nuovo corpo.
La vecchia fisiologia ha una concezione del cambiamento della materia fondamentalmente errata, perché questi “esperti”, i fondatori di tale scienza, non conoscevano assolutamente la chimica e in particolare la chimica organica.
La vita si fonda sul cambiamento della materia, intesa come trasformazione chimica fisiologica, ma mai sull’idea irragionevole che si devono mangiare proteine per costruire proteine o per sviluppare le proteine per il tessuto muscolare. E’ più che certo, per esempio, che non è necessario che una mucca debba bere del latte per produrre il latte!
La vita, la vitalità, si fonda sulla trasformazione di sostanze (alimenti) e, tramite tale processo, l’energia, il calore e gli impulsi elettrici si liberano e agiscono come efficienza nel corpo.
L’errato concetto che gli alimenti ad alto valore proteico siano necessari per il mantenimento della salute, insegnato e suggerito dalle dottrine mediche all’umanità è, per le sue conseguenze e per i suoi effetti, proprio l’opposto di ciò che dovrebbe essere, ed è una delle principali cause di tutte le malattie ed il più tragico fenomeno della degenerazione occidentale.
Ha generato contemporaneamente la maggior parte delle abitudini pericolose e di tendenze distruttive a mangiare in eccesso oltre alla più grande follia mai imposta all’umanità, cioè tentare di guarire le malattie mangiando alimenti ad alto valore proteico, sempre in eccesso.
Va oltre la possibilità di esprimere con le parole che cosa significhi l’equivoco degli alimenti ad alto valore proteico. Permettimi di ricordarti che la Medicina riconosce come suo fondatore quel grande dietista che fu Ippocrate, che ha detto: “Più dai del cibo ad una persona malata più le nuoci” e: “Il tuo cibo sarà la tua medicina e la tua medicina sarà il tuo cibo.”
Qualsiasi dieta che si proponga di guarire deve considerare il valore del cibo non in termini nutrizionali, bensì valutando le sue proprietà curative e depurative per l’organismo.
Questo è anche il nodo centrale che fa sì che le diete falliscano.
In TV l’esperto in dietetica elogia con orgoglio la dieta mediterranea, la dieta degli italiani.
Dieta Mediterranea, suona bene, ma se consideriamo anche solo la pasta, i formaggi, la pizza, il riso stiamo parlando proprio dei cibi che sono responsabili delle pance e dei fianchi, messi ancor più in mostra dalle magliette corte, che trasbordano dai jeans stretti in vita, nella speranza che portare una taglia in meno faccia sembrare snelli come si vorrebbe.
Il modo in cui viviamo, e soprattutto come mangiamo, è innaturale. E’ uno stile di vita artificiale, creato con l’utilizzo dei potenti mezzi pubblicitari a disposizione dei produttori di cibi conservati, artificiali, e dannosi, come gli alcolici per esempio, nessuna fonte ufficiale affermerebbe il contrario, spero.
Per farlo associano scene di vita collettiva, sociale e familiare coinvolgendo le emozioni, facendo credere che una birra aumenti l’amicizia, che una pastasciutta faccia una famiglia felice, che un whisky suggelli un buon contratto, che una merendina alimenterà il tuo bambino e tu sarai per questo una buona mamma, che le belle ragazze corrono dietro a chi ha…. ecc, ecc. Ma questa è un’illusione, guardati in giro, ed osserva la realtà.
E’ difficile non seguire questo “innesto” nelle nostre vite, perché anche se scopriamo qual è il modo corretto di alimentarci, c’è sempre qualcuno che ci invita a bere una birra, a fare una spaghettata, una grigliata di carni miste, andare al fast food per fare giocare i bambini nell’area giochi.
Rifiutando tali inviti a volte ci potrebbe sembrare di mettere gli amici nel torto, pensiamo che li perderemmo o che pensino che siamo degli svitati, ed è l’ultima cosa che in realtà vorremmo.
Sarà ancora più difficile per le nuove generazioni, perché nasceranno in una società con queste abitudini innaturali e non avranno altri modelli di riferimento, se non viene fatto alcun cambiamento.
Negli USA, gli extra obesi sono in aumento. Molti potrebbero fare invidia ad Obelix. Gli “esperti” non sanno più cosa fare, danno tutta una serie di indicazioni su come produrre cibi senza grassi, pensando che se togliamo tutti i grassi dal cibo non avremo più individui grassi, sull’onda di teorie folli come quella di dare proteine animali, ricavate dai resti di macellazione dei loro simili, alle mucche per farle crescere più in fretta, teoria che ci ha regalato la famosa e oggi quasi dimenticata mucca pazza, o BSE.
Oggi un po’ di persone sparse per il mondo stanno ritornando ad un modo di vivere più autentico, e questo include anche una sana alimentazione, un’apparente difficile rinuncia ai cibi artificiali, perché quando il corpo si ristabilisce ci si rende conto che in realtà ci si è liberati di cattive abitudini, e con esse i disturbi di cui incolpiamo il destino e la malasorte.
Il modo in cui oggi si alimenta la quasi totalità delle persone della civiltà occidentale viola le Leggi della Natura. La legge di gravità, che alcuni definiscono gli effetti della densità dei corpi, come reagiscono alcune sostanze chimiche quando vengono a contatto con altre e gli effetti che causano, la fissione dell’atomo, queste ed altre sono espressioni delle Leggi della Natura.
Fino a quando non sei in grado di elevarti al di sopra della Legge di Gravità, sarà meglio che non salti dal tetto di un palazzo, se vuoi vivere. Se non sei al di sopra delle Leggi che regolano le Trasformazione di una sostanza in un’altra, sarà meglio che scopri qual è la Dieta Naturale dell’Uomo e che la segui, se vuoi vivere in perfetta salute.
Pregare Dio perché ci ridoni la salute è un’alternativa con pochissime probabilità di riuscita. Un miracolo rimane tale solo fino a quando si scoprono le leggi che determinano il fenomeno, svelandone il mistero.
Una volta liberi dagli impedimenti che dà un corpo non in perfetta salute, si è più orientati verso il proprio progresso mentale e spirituale, che forse, se non certamente, è lo scopo che dovremmo mantenere come primario, al di sopra di qualsiasi altro.
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