Sono diversi anni che informo le persone sugli effetti del consumo dei cibi amidacei, nonostante ciò ricevo molte email nelle quali appare evidente che manca la comprensione sul soggetto.
Più o meno l’idea errata che viene portata avanti è che avendo ripiegato su alimenti senza glutine o prodotti con farine integrali si siano risolti i problemi derivanti dal consumo di amidi.
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Purtroppo gli alimenti senza glutine (che hanno altri inconvenienti) o integrali contengono ugualmente l’amido e il ricorrere ad essi non risolve il problema.
La formula della molecola dell’amido, come quello appunto presente nei farinacei, è C6H10O5, ovvero sei atomi di Carbonio, dieci atomi di Idrogeno e cinque atomi di Ossigeno.
Questa molecola di amido non è solubile in acqua, alcol o etere. Il corpo umano non può in nessun modo utilizzare l’amido in quanto tale così com’è, deve essere convertito in varie sostanze, destrosio, maltosio, ecc, prima di essere definitivamente trasformato in glucosio, la forma che il corpo può utilizzare.
Viene però trasformato a discapito dell’energia del corpo, di cui una grande quantità deve essere spesa in questi vari processi di conversione.
Durante questo processo di digestione rimane un residuo colloso che Arnold Ehret chiamò “muco”, includendo anche quello derivante dal consumo di latticini. Questo residuo colloso è una delle principali cause di molti disturbi e malattie gravi che tormentano l’essere umano.
Questa è la ragione per cui mangiando regolarmente pasta, pane, pizza, dolci e riso con o senza glutine causa una importante costipazione degli organi coinvolti nella digestione, e in seguito di tutti gli altri.
E’ anche causa della formazione di sabbia e calcoli nella cistifellea, dei coaguli di sangue nei vasi sanguigni, delle emorroidi e di altri disturbi anche gravi come l’ictus cerebrale, tanto per nominarne uno.
Le persone che consumano abitualmente pane, cereali e farinacei e altri cibi amidacei hanno dei foruncoli e altri inestetismi della pelle. Questo è maggiormente visibile negli adolescenti perché la loro pelle è più attiva che non nelle persone che hanno raggiunto la maturità.
Questi inestetismi non appaiono solo sul viso, ma su tutto il corpo se si hanno problemi nel tratto digestivo. Le sostanze nutrienti non vengono trasferite al corpo correttamente, causando molte eruzioni cutanee antiestetiche. È un dato di fatto, tutta una serie di problemi cutanei è direttamente correlata a problemi con l’apparato digerente e l’intestino.
I residui dell’amido, non essendo solubili in acqua, viaggiano lungo i vasi sanguigni e linfatici come molecole solide e, non scomposte nei singoli atomi, le cellule, i tessuti e le ghiandole non le possono utilizzare. Quindi il corpo cerca di espellerle ma quando non si tratta di piccole quantità le accumula. Queste molecole, accumulandosi gradualmente rivestono internamente le pareti dei vari condotti che percorrono e degli organi preposti all’eliminazione e non possono poi essere efficacemente eliminate attraverso questi canali.
I prodotti amidacei, con o senza glutine, possono causare aterosclerosi, o intasamento delle arterie. Nel rivestimento interno delle arterie si forma la cosiddetta placca aterosclerotica.
Dato che questa placca si accumula nel corso del tempo, il flusso di sangue agli organi principali del corpo diventa sempre più limitato.
La mancanza di sangue ricco di ossigeno negli organi vitali causa alterazioni delle loro funzioni e i residui collosi amidacei, trasportati dal flusso sanguigno in tali organi letteralmente li bloccano, come se agli organi del motore di un’auto invece dell’olio arrivasse catrame.
Per quanto tutti gli organi vengano colpiti, l’organo dove gli effetti sono più visibili è il cuore. Le malattie coronariche sono il killer numero uno tra gli uomini e le donne del mondo “civilizzato”.
La carotide, che fornisce sangue al cervello quando incrostata dalla placca può causare degli ictus. Nelle arterie periferiche questo muco colloso causa riduzione del flusso di sangue alle braccia, gambe e bacino, con conseguente intorpidimento, dolore e maggior rischio di infezioni.
L’accumulo avviene anche nel colon, dove il muco si appiccica alle pareti e nelle sue pieghe e strato dopo strato causa una serie di numerosi disturbi come cattiva assimilazione degli elementi nutritivi, stitichezza, blocchi intestinali, ventre dilatato, obesità, gonfiore, gas intestinali, stanchezza cronica, per nominarne alcuni.
“Senza glutine” è uno dei tanti stratagemmi pubblicitari per vendere prodotti che non sono più salutari di quelli che ne contengono. Ormai lo si trova evidenziato su confezioni di prodotti che sono già di per sé “senza glutine”. E’ diventata una moda, la maggioranza delle persone che li acquista nemmeno sa cosa sta comprando, né cosa c’è dietro a tali prodotti.
Le farine senza glutine non potrebbero essere usate per fare la pasta senza aggiungere degli additivi per aggregare e mantenere compatte le fibre, per esempio l’E471, una colla derivata da scarti di macellazione come corna, zoccoli e grasso.
Ho sempre affermato che vegano non significa necessariamente sano, per il fatto che il consumo di farinacei crea i problemi che espongo in questo e molti altri articoli. Ehret docet.
Dopo che ho iniziato a diffondere questa informazione, sono comparsi su vari blog e persino libri che fanno riferimento al “vegano consapevole”.
Leggendo ci si rende conto che viene promossa l’omissione dei farinacei e altri accorgimenti che sono il fondamento del Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco! Senza peraltro menzionarla o riferendosi all’Autore, Arnold Ehret.
Nell’Opera Omnia di Arnold Ehret c’è tutto quello che serve per comprendere e mettere in pratica la corretta alimentazione per l’essere umano. Se venissero letti con attenzione, ritornando più volte sui vari concetti esposti, non servirebbero gli altri libri che escono ogni giorno replicandoli, facendoli passare per “novità”.
E sarebbe di beneficio anche per coloro che hanno già acquistato i libri di Ehret e continuano a scrivermi di avere disturbi nonostante si nutrano di alimenti senza glutine o di farine integrali, che li rileggessero, anzi li studiassero, perché la vera conoscenza sull’alimentazione è già tutta lì dentro.
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La massa degli aderenti al vegetarianismo continua a “riempirsi gioiosamente di muco”.
Non appena cessa l’introduzione di muco per mezzo di “alimenti artificiali”, carne grassa, pane, patate, prodotti farinacei, riso, latte, ecc., la circolazione del sangue attacca il muco e il pus del corpo e li espelle attraverso l’urina, e, nel caso di corpi infetti in modo grave, anche attraverso ogni apertura a disposizione come pure tramite le membrane mucose.
Arnold Ehret
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