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Cosa significa “dieta estrema”
Con i binomi, possiamo creare potenti entità astratte in grado di influenzare la mente di chi li riceve nella comunicazione rivolta a lui o lei.
Per esempio, la parola sex è una parola potente, essendo un simbolo che quando viene sentito, letto o pensato è in grado di produrre un effetto sulla mente, sia consapevolmente, che inconsapevolmente come quando inserita in messaggi subliminali.
Tale effetto varia per intensità a seconda della consapevolezza, dello stato emozionale del momento, delle intenzioni e della cultura individuali.
La parola symbol, simbolo, è una segno convenzionale, un disegno o una parola, al quale viene dato un significato arbitrario.
Il binomio sex symbol quando evocato dalla vista o dall’udito richiama l’immagine di un personaggio dello star system al quale è stato attribuito o di chiunque la singola persona ritiene che corrisponda all’ideale che suscita le sensazioni o emozioni di sesso o di erotismo in base ai suoi gusti.
La dieta di Ehret, una dieta estrema?
Allo stesso modo, dieta estrema, (estremo: il punto localizzato più lontano dal centro di qualcosa) assume differenti significati a seconda di cosa mettiamo al centro fra gli estremi per farne il paragone.
E’ successo che dopo aver ottenuto ottimi risultati nel risolvere fastidi, disturbi o quelle che vengono chiamate malattie, qualcuno ha dato una copia del libro di Ehret al proprio medico o a una autorità in campo medico per farlo valutare e ottenere una recensione favorevole da promuovere a un più vasto pubblico.
Per quanto il valore dell’insegnamento di Ehret non dipenda dall’esito di tali recensioni, in caso di esito negativo, la persona che ha proposto il libro potrebbe rimanere dispiaciuta e ritrovarsi con dei dubbi che prima non aveva.
Tali “autorità” spesso esprimono commenti sfavorevoli liquidando il tutto affermando che la dieta esposta nel libro è una dieta estrema, per quanto sia riduttivo senza considerare che Ehret presenta un sistema che include anche una dieta, non limitandosi ad essa.
Questo avviene perché un medico ben inserito nel sistema medico ortodosso, e che non sia andato oltre a quanto ha appreso all’università, considera dieta “normale” l’alimentazione onnivora, sorretta dall’assioma consolidato, anche se non necessariamente vero ma solo universalmente percepito nel sistema medico, che bisogna mangiare un po’ di tutto, incluso il cibo spazzatura. Assioma sorretto dalle multinazionali dell’industria alimentare per ovvie ragioni.
Quel genere di alimentazione è di fatto un’aberrazione, un allontanamento dalla Natura, e quando viene ritenuta il punto di riferimento, la vera alimentazione naturale dell’uomo non può che venire definita estrema.
In un mondo di ladri, essere perfettamente onesti è una condizione estrema, ma non significa che la “normalità”, essere ladri, sia eticamente corretta.
Sono secoli che l’uomo è costantemente martellato con dati disinformanti sull’alimentazione, con vecchie false informazioni e altre nuove inventate ogni giorno, che diventano credenze universalmente accettate.
Non rimuovendo prima tali credenze, contenuti come quelli dei libri di Ehret non possono essere compresi, ma addirittura rifiutati o malamente interpretati.
Cosa rende difficile l’accettazione della corretta informazione
Se nella mente esiste una concetto errato su qualsiasi argomento, per esempio che “tutte le mele sono marce”, sarà molto difficile, se non impossibile, vendere mele sane a chi subisce gli effetti di tale concezione errata. Occorre mostrare alla persona una mela sana, e davanti ai suoi occhi tagliarla a metà.
A quel punto l’idea preconcetta che “tutte le mele sono marce” svanirà, e sarà disposto ad accettare che esistono anche mele sane, a meno che non abbia un desiderio egoistico di “voler avere ragione” ad oltranza, o altri interessi che gli impediscano di mettere in discussione l’assunto preso.
Si potrebbero fare centinaia di esempi sulle errate conclusioni. Fra i tanti, per esempio, il latte è considerato l’alimento principe. In Natura il latte è necessario per la crescita dei neonati, ognuno con quello della propria specie, fino al punto in cui sarà in grado, dopo la crescita dei denti, di nutrirsi con cibi adeguati masticabili. Continuarne l’uso, addirittura con quello di una specie diversa, è innaturale. Rimarremmo certamente stupiti vedendo un leone adulto che succhiasse il latte dalle poppe di una scimmia.
Nel mondo cosiddetto civilizzato lo fanno bere a tutti, dal neonato al moribondo, forse pensando che il calcio che contiene faccia bene anche durante il tragitto nell’aldilà, e non risparmiano nemmeno Babbo Natale. Con tutti i bicchieri che avrà bevuto e i biscotti che avrà mangiato alla fine del suo giro avrà senz’altro non pochi problemi intestinali. È curioso che in tutto il mondo Babbo Natale venga mostrato quasi sempre obeso con il ventre dilatato e il naso paffuto e arrossato.
La vera dieta estrema
Usando come termine di paragone il tipo di alimentazione accettato dal sistema convenzionale nel quale siamo inseriti, la “dieta di Ehret” apparirà senz’altro estrema.
Nessuno definirebbe estrema la dieta naturale di una mucca che si nutre esclusivamente di erba e fiori mentre bruca libera in un prato nei pressi di una malga alpina. Considererebbe certamente innaturale l’alimentazione tipica degli allevamenti intensivi alla quale viene costretta a base di mangimi che in passato è arrivata veramente all’estremo con l’inclusione di resti di macellazione delle mucche che l’hanno preceduta. Tutti ricorderanno l’orrore della mucca pazza.
Non viene fatto lo stesso ragionamento con la nostra alimentazione perché l’organismo umano ha la capacità di tollerare alimenti sbagliati fino all’età di 30 o 40 anni, seppure non senza disturbi e gli effetti non sono immediatamente visibili.
In verità oggi sono visibili già nel periodo dell’infanzia, i bambini obesi e affetti dal diabete e intolleranze alimentari sono in aumento.
Superata la capacità di sopportazione dell’organismo, compaiono disturbi e malattie, dalla più lieve alla più grave, e la scienza medica dirà che è normale, è l’età, qui ci sono i farmaci per curarli.
La dieta del sistema di Ehret non è affatto estrema
Che il cibo sia una delle concause determinanti per lo stato di salute ne è prova il fatto che una volta abbandonati i cibi della civilizzazione, liberato l’organismo dai loro residui e dalle tossine che hanno intasato l’intero organismo, e si inizia a mangiare soprattutto frutta e verdura cruda, non senza la necessaria (e direi obbligatoria per la maggior parte delle persone) preparazione con le diete di transizione, il corpo ritorna gradualmente in buona salute.
Per mantenere la buona salute, occorre fare cambiamenti anche nel proprio stile di vita.
Lo stile di vita ha molto a che fare con il rifiuto o l’accettazione dei principi di Ehret. Chi vuole continuare a passare le serate in birreria, annebbiando la sua mente ingurgitando boccali di birra oltre ad intossicare l’organismo, o al ristorante rimpinzando lo stomaco con le leccornie del buongustaio e con bicchieri di vino selezionato dal sommelier, fra grasse risate, convinto che siano dimostrazione di amicizia e comunanza, non accetterà la frugale dieta di Ehret.
La convinzione che si vive una volta sola e quindi occorre trarne il massimo godimento renderà ancora più difficile soffermarsi a ponderare sulle proprie scelte alimentari, anche se, vista la carenza di letti negli ospedali, tale godimento è alquanto discutibile.
Sottoporre il libro a un medico strettamente ortodosso per una recensione autorevole, ma anche a naturopati, omeopati e altri “alternativi” che abbiano mantenuto il concetto del curare le singole malattie, anziché l’unica malattia, la costipazione causata dal muco dei cibi errati, non avrà esito favorevole, nel migliore dei casi sarà parziale, piena di se, di ma, di forse, di però, da risultare un rifiuto sotto mentite spoglie.
Vuoi sapere in base a quale concetto di malattia agisce un dato naturopata, omeopata, ecc.? Basta che gli dici che hai la sinusite e se ti risponde che fiori di sambuco e di eufrasia, in infusione, come antinfiammatorio e anticatarrale, pino e menta piperita, sotto forma di inalazioni, per decongestionare le mucose e che sono molto utili anche gli oli essenziali, in particolare di pino, lavanda, eucalipto, anch’essi utili per delle inalazioni, e non ti propone un cambio di alimentazione che escluda i cibi che sono concausa della sinusite, principalmente latticini e farinacei, tu sai a quel punto che non sa nulla dell’origine di quella sinusite.
Come potrebbe curarla veramente?
Come naturopata, non ti darà certo il cortisone o un antinfiammatorio, ma sta usando gli stessi principi della medicina allopatica, quella della molteplicità delle malattie, solo che invece di darti farmaci di sintesi ti darà delle erbe. Il risultato sarà identico, a parte la mancanza degli effetti collaterali tipici dei farmaci, ma “curata” la sinusite, un sintomo, avrai ancora a che fare con la sua causa, il muco, e la “tua” sinusite si ripresenterà dopo qualche tempo.
La comunità medica scientifica ortodossa potrebbe risentirsi per il contenuto dell’opera “Ehretica”. Più verità un’opera che riguardi la cura delle malattie contiene, più ne sarà risentita.
È premeditato, la verità è una minaccia per il commercio che ruota intorno alla malattia, e l’unico modo di evitare la loro suscettibilità è sminuire il valore del libro, come dire non ti preoccupare, noi cerchiamo solo la nostra nicchia, e poi non è una dieta per tutti, anzi solo in rarissimi casi, non ti daremo fastidio, continua pure con i tuoi veleni (i farmaci sono sostanze chimiche di sintesi tossiche, ovvero veleni), anzi magari in certi casi sono necessari. (In certi casi lo sono veramente, come i farmaci salvavita, in gravi incidenti o quando collassano funzioni dei vari organi, in questo ultimo caso spesso quando la persona non ha provveduto per molto tempo a correggere i suoi errori alimentari e stile di vita dopo i vari avvertimenti che il corpo ha lanciato)
Diversamente non è possibile evitare la loro suscettibilità, ma è un problema della comunità medica, che sta spargendo menzogne, necessarie per il mantenimento dello status quo.
Un tale compromesso per me sarebbe quanto di più ripugnante potrei fare, come accettare che gli psichiatri facciano gli elettroshock, perché non intossicano come gli psicofarmaci, tanto per dire una cosa senza senso.
Quindi ben venga chi potrebbe aiutare a lanciare il libro nelle biblioteche e al grande pubblico, se gradirà il libro e farà un recensione autorevole e favorevole.
Questo può arrivare comunque solo da chi ha letto e compreso i contenuti del libro, dopo aver buttato nella spazzatura tutti i pregiudizi e la disinformazione che prolifera, abbondantemente concimata quotidianamente dai media, nelle università e nel mondo oscuro e spaventoso del commercio della malattia.
Il libro di Ehret porta la luce in questa oscurità, e chi comprende questo libro, e applica i dati in esso contenuti, qualora fosse affetto anche dalla più grave delle malattie, sentirà il suo terrore diminuire gradualmente fino a svanire, e si ritroverà in uno stato di salute migliore. Anche a dispetto di qualunque autorità che affermi il contrario.
La vera comprensione dei contenuti dei libri di Arnold Ehret si ottiene mettendo in pratica i principi della dieta, osservando i risultati, come qualunque persona che la sta seguendo correttamente potrà confermare. Diversamente si rischia di criticare qualcosa che non si conosce e per di più ingiustamente.
È necessario precisare che la salute dell’essere umano non dipende esclusivamente dal cibo, ma da come uno vive e si comporta, dai sentimenti, dai pensieri, dalle emozioni e dalle intenzioni che ha riguardo a sé stesso e gli altri.
La salute non è una condizione statica, e una volta raggiunto uno stato ottimale è utopistico pensare che rimarrà immutato. Richiede comprensione in tutti gli aspetti dei quali ne è il risultato, quello fisico, mentale e spirituale, costante osservazione di quale di questi necessita di essere ripristinato, fino a diventare parte del vivere quotidiano.
Un giorno qualcuno scrisse in un post, piuttosto infastidito: “Eh ma basta con ‘sta disintossicazione! Io voglio godermi la vita!”
Il corpo non fa altro che questo, disintossicarsi, per conservarsi in buona salute. Persino le malattie sono processi di disintossicazione, per evitare una morte repentina, e un avviso per noi di attuare i cambiamenti necessari, che possono essere fatti con piacere o come rinuncia a presunti “godimenti”.
I libri di Ehret da soli non risolveranno tutti i tuoi problemi, senza considerare tutti gli altri fattori. Occorre anche effettuare cambiamenti nelle altre parti che costituiscono l’essere umano. Cadere nel fanatismo, diventare un vegano convinto o un ehretista convinto, come tutti gli altri -ismi diventa un reale impedimento, perché se ne diventa effetto come avviene per qualsiasi ideologia.
Personalmente posso dire che questi libri sono stati per me il punto di partenza per effettuare altri cambiamenti necessari, e se si considerano intelligentemente tutti i fattori coinvolti possono esserlo anche per te.