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Dieta di Ehret e non solo
Alcune difficoltà nell’applicare la dieta di Ehret, o meglio il suo sistema, non dipendono dalla dieta stessa.
Ogni pensiero che formuliamo, ogni credenza in nostro possesso, ogni interpretazione che diamo a ciò che percepiamo, porta a ogni emozione ed azione che facciamo.
Molte persone che seguono il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco per ridurre al minimo le tossine nutrizionali e ambientali nella loro vita, mi scrivono chiedendomi perché nonostante seguano il sistema con costanza non ottengono i risultati sperati.
La ragione di questo, senza dimenticare che stiamo parlando non della mera “dieta di Ehret” ma di un sistema di guarigione, è che prestano poca attenzione ai loro pensieri, storie, parole, percezioni e credenze tossiche.
Anche da queste occorre disintossicarsi, non sono meno importanti del cibo che introduciamo nel nostro organismo.
In questo momento, proprio ora, sei tutto ciò che è necessario essere, e molto di più di quanto possa immaginare. Purtroppo, i nostri pensieri e percezioni spesso ci impediscono di vedere questa verità. Pensieri e storie negative sono potenti fattori di stress auto-imposti. E bloccano ogni sforzo di perdita o aumento di peso e di auto-guarigione, aumentando l’insulina e il cortisolo causano di conseguenza disfunzioni dell’appetito, della digestione e dell’assimilazione.
I nostri pensieri sono le informazioni e le vibrazioni che letteralmente nutrono ogni cellula del nostro essere, dalle cellule del fegato a quelle della pelle. Leggo ovunque che siamo ciò che mangiamo, ma per mia esperienza, avendolo osservato su di me e altri, prima siamo ciò che crediamo. Così, la disintossicazione della mente dai pensieri negativi non è meno importante di una dieta sana, come la dieta di Ehret e il suo sistema, per chi desidera ottenere la salute e la felicità.
Identificare pensieri nocivi
Potremmo prenderci un momento quotidiano per meditare ripetendo parole come amore e pace ma se i mantra che noi ripetiamo per tutto il resto del giorno sono qualcosa come: “Non sono degno, non sono amato, non sono in grado, nessuno mi vede … “, questi sono i pensieri che colpiscono le cellule più profondamente per tutta la giornata. Quali sono i tuoi mantra quotidiani? Esamina i pensieri che possono perpetuare una risposta di basso livello allo stress e riconoscine l’effetto che hanno sulla tua vitalità.
Il ruolo che assumiamo nella vita
Molti di noi vivono come se fossero il personaggio che interpretano sul palcoscenico della Vita.
Qualunque cosa facciamo nella vita è come una rappresentazione teatrale, è un mezzo per organizzare e interpretare la nostra esperienza, ma quando ci aggrappiamo troppo alla nostra rappresentazione cessiamo di relazionarci in modo innocente e puro con la vita. Naturalmente tutti noi abbiamo una storia che raccontiamo, scrivendone nuove pagine ogni giorno, che diventa il mosaico intricato con il quale si intreccia il nostro spirito.
Tuttavia, non siamo quella storia.
Molti attori si identificano nel personaggio che hanno interpretato per lungo tempo fino a diventare il personaggio stesso, sviluppando poi delle malattie mentali. Un attore può interpretare il suo ruolo in modo convincente, ma se comincia a credere che lui è il personaggio e non vede più la differenza tra i due, allora sopraggiungono disfunzione e disperazione.
Lo stesso vale per noi. Se ci identifichiamo troppo con le storie tristi della nostra vita, allora ne rimaniamo intrappolati. Ma l’unica cosa che è garantita nella vita è il cambiamento. Siamo persone dinamiche e le nostre storie di ieri, non sono le nostre storie di oggi. Purtroppo molte persone traggono significati dalle loro storie passate e permettono che tali significati diano un’impronta a tutto il corso della loro vita, senza soffermarsi a chiedersi se si tratti di credenze obsolete.
Dentro a quali storie stai continuando a vivere? Questi potrebbero essere storie di successi o fallimenti in materia di soldi, carriera, lavoro, famiglia, “autostima”, aspetto fisico, relazioni, salute, il cibo stesso e altro.
Come uscirne
Annota le parole esatte che descrivono le storie, credenze e pensieri nella tua mente che sono limitanti.
Scrivi quale sarebbero le storie, credenze e pensieri opposti.
Identifica, visualizza e scrivi le prove a sostegno di possibilità più positive e stimolanti. Quando apriamo la mente a nuove possibilità, possiamo sempre trovare gli eventi esterni che rafforzano questa realtà alternativa.
A quale storia vuoi credere? Fai una scelta consapevole. Smetti di aggrapparti alla convinzione che ti tiene bloccato all’interno di un storia negativa debole, piccola, limitante e decidi di vivere nella prospettiva opposta a quella che ti ha tenuto intrappolato finora. Decidiamo costantemente di vivere secondo uno schema, sia perpetuando le emozioni che appartengono a una situazione ormai passata sia che ne prospettiamo una nuova.
Se siamo tristi, stiamo decidendo di essere tristi, allo stesso modo possiamo decidere di creare condizioni caratterizzate da emozioni positive.
La decisione deve essere fatta nel qui ed ora.
Inneschiamo una risposta allo stress in corso quando litighiamo con la realtà o giudichiamo il momento presente come sbagliato. Non dovrei mangiare questo, non avrei dovuto fare questo, non avrei dovuto dire questo, ho sgarrato, ecc.
Quando permettiamo di farci prendere la mano nel sogno ad occhi aperti dai nostri pensieri, inevitabilmente troviamo difetti nel modo in cui la vita si sta naturalmente svolgendo.
Quando i tuoi pensieri cominciano a insinuarsi, rendendo il momento presente sbagliato, rilassati con gli esercizi di respirazione.
Una volta che hai visto le situazioni del passato nelle quali hai la tendenza a crogiolarti, la semplice pratica del respiro è il modo perfetto per contrastare i pensieri e le credenze negative o limitanti nel momento presente ogni volta che fanno la loro comparsa.
Quando inizi a essere coinvolto nelle storie, credenze e pensieri negativi torna agli esercizi di respirazione. Respira profondamente, creando lo spazio per nuove possibilità. Sii consapevole del momento presente e abbi fiducia nel mistero del respiro.
Che poi non è un mistero, essere consapevoli del proprio respiro è essere consapevoli del presente, perché il respiro è l’unica azione certa che avviene nel presente di cui non puoi avere dubbi che sta avvenendo.
Ogni volta che si rimane bloccati in modelli di pensiero appiccicosi di dipendenza e su come le cose dovrebbero essere piuttosto che come sono, o in qualsiasi momento in cui si inizia ad attaccare il proprio corpo o sé stessi, respirare e reindirizzare i pensieri a qualcosa, non importa quanto piccolo possa essere, di cui si può essere grati in questo momento è la soluzione. C’è sempre qualcosa di cui essere grati.
Anche i momenti più difficili della nostra vita sono opportunità di approfondimento nell’esperienza umana e di scoprire quanta forza e coraggio in realtà possediamo.
Oltre la “dieta di Ehret”
Nei libri di Arnold Ehret troviamo anche diverse informazioni fornite dall’autore stesso, per spiegare che seguire una dieta senza considerare gli altri fattori di cui sopra.
[…] La parola latina “spira” significa prima di tutto aria, e poi spirito: “Il soffio di Dio” è infatti, prima di tutto, buona aria fresca! Si dice che il respiro è vita, ed è anche vero che si generano maggiori vitalità e salute con esercizi fisici e respiratori.
[…] Un “esercizio” eccellente che tutti conoscono sono le escursioni in montagna, perché quando si sale per i pendii, aumentiamo la respirazione nel modo più naturale, meglio e più armoniosamente che con qualsiasi “sistema” di esercizio.
[…] Devo ricordare ancora una volta che per la vita l’aria è più necessaria del cibo. Una respirazione appropriata è quindi essenziale. Con il cambiamento dell’uomo nel cibo e vivendo naturalmente arriverà una rigenerazione spirituale.
[…] La disintossicazione deve essere duplice – vale a dire: sia nello spirito che nel corpo.
— Arnold Ehret