Rucola Selvatica

rucola selvatica

Unendo l’utile al dilettevole

Ieri pomeriggio, nonostante il tempo facesse presagire pioggia, come sta facendo da alcuni giorni, ho fatto una passeggiata lungo il sentiero che porta al castello.

Lungo i bordi del sentiero c’erano diverse piante di rucola selvatica e ne ho raccolta un po’ tagliando le foglie alla base, facendo attenzione a non estirpare la radice, perché così ricresce rapidamente e dopo una decina di giorni se si alterna la pioggia al sole è di nuovo pronta per essere raccolta.

rucola selvatica

Arrivato a casa ne ho subito usata un po’ per preparare per cena un’insalata mista con:

  • peperoni a corno,
  • pomodori,
  • cipolla,
  • aglio
  • peperoncino calabrese fresco piccante. (Quelle citate sopra sono tutte verdure che ho preso da Antonio, il mio contadino preferito che coltiva tutto bio, al mercato del martedì),
  • cetrioli, questi ultimi coltivati da me e
  • semi di canapa sativa decorticati.
insalata mista con rucola

Inutile dire che non ha nulla a che fare con quella coltivata, o anche quella “selvatica” che vendono in alcuni supermercati, di fatto anch’essa coltivata.

Rientra nel Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco di Arnold Ehret come verdura a foglia verde.

Rucola Selvatica

La rucola selvatica è un ortaggio a foglia “perenne” con foglie sottili, lobate a forma di lancia, dal colore da verde brillante a verde scuro. Le foglie giovani possono avere una lunghezza di 6-8 cm, mentre le foglie mature raggiungono anche i 16-20 cm di lunghezza. Le foglie formano una rosetta densa alla base di steli ramificati, che possono raggiungere 50-80 cm di altezza.

Questa pianta ha una lunga radice e fiori gialli brillanti, con quattro petali e compare dalla primavera all’estate. Può diffondersi sia per seme che per radice.

Il nome botanico della rucola selvatica è Diplotaxis tenufolia nella famiglia delle Brassicaceae. Questo è un genere diverso dalla rucola coltivata, anche se è nella stessa famiglia. Alcune fonti danno alla rucola selvatica lo stesso nome scientifico della rucola coltivata (Eruca sativa), quindi un controllo visivo della pianta è sempre valido.

Differenze fra rucola selvatica e rucola coltivata

La rucola selvatica si differenzia per la forma delle foglie, che nella rucola coltivata sono arrotondate mentre in quella selvatica sono allungate e frastagliate.

Il colore dei petali dei fiori nella rucola coltivata è bianco-giallastro con venature marroni, giallo vivo in quella selvatica.

La rucola selvatica ha un sapore più marcato di quella coltivata, quasi piccante.

Si trova facilmente, ai bordi delle aree coltivate, di fossi, prati, strade vicino ai muri di pietra. È diffusa in quasi tutte le regioni alpine soprattutto a livello collinare.

La rucola coltivata ha ciclo sostanzialmente annuale, quella selvatica è, come precedentemente accennato, perenne (vegeta, fiorisce e produce semi per diversi anni).

Rucola coltivata:

rucola sativa coltivata

La rucola è un parente del ravanello e del crescione, con somiglianze nell’aspetto delle foglie e nel gusto.

Nel suo stato naturale cresce nelle regioni mediterranee dell’Europa e dell’Asia orientale. Era conosciuta come erba culinaria fin dai tempi dei romani e si diffuse ampiamente grazie alla sua capacità di adattarsi alle diverse condizioni, in particolare su terreni poveri o sabbiosi. Oggi è diffusa in molti paesi con climi temperati ed in alcuni è considerata un’erbaccia.

Crescita

La rucola cresce in pieno sole e all’ombra parziale e preferisce una buona scorta d’acqua, anche se tollera condizioni asciutte.

Ha sapore e consistenza migliori quando cresce in terreni ricchi e ben drenati e molta acqua. In terreni sabbiosi si moltiplica in numero elevato di piante.

La lunga radice consente alla rucola di sopravvivere nelle estati calde con poca pioggia.

Usi culinari

La rucola è ampiamente utilizzata nella cucina francese e italiana per aggiungere il sapore caratteristico alle insalate. Può essere usata con altre verdure, noci o frutta, sulla pizza e nei panini, (occhio a non esagerare con i farinacei!) o leggermente cotta a vapore con altre verdure. I fiori sono anch’essi commestibili e le foglie più vecchie possono avere un sapore piuttosto amaro e piccante.

Usi medicinali

La rucola selvatica, o Diplotaxis tenufolia, ha una lunga storia nell’uso della medicina popolare, specialmente nella regione mediterranea, oltre che godere di popolarità in cucina.

Ci sono molti benefici per la salute consumando la rucola poiché contiene vitamine A, C e K, calcio, magnesio, ferro, rame e altri nutrienti. È stata usata nella medicina popolare per scopi diversi nel corso della sua storia e contiene glucosinolati, sostanze fitochimiche come carotenoidi e polifenoli. Le caratteristiche specifiche sono di essere:

  • astringente,
  • diuretica,
  • emolliente,
  • tonica,
  • lassativa e
  • stimolante.
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Di Luciano Gianazza

Dopo aver sperimentato i benefici degli insegnamenti di Ehret, ho deciso tradurre e pubblicare il suo capolavoro "Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco" per renderne possibile la lettura e la pratica al pubblico italiano. Era il dicembre 2005 e due anni dopo, nel 2007, il libro è stato riveduto e corretto e pubblicato nello stato dell'arte dalla Juppiter Consulting Publishing Co®. Nel 2013 è stata pubblicata la seconda edizione ampliata nella collana Ehretismo®. Nel frattempo l'opera di Arnold Ehret è stata completata con la traduzione e la pubblicazione degli altri suoi 5 libri. Molte persone hanno confermato con i risultati ottenuti mettendo in pratica il “Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco” la validità degli insegnamenti di Ehret.