La settimana scorsa ho comprato al mercato del martedì due belle zucche kuri da Antonio, un contadino che coltiva bio a circa 800 metri s.l.m. La buccia di questa zucca è commestibile ed è per questo che le volevo bio.
E in questo video c’è un’intervista con Antonio. Da lui compro frutta e verdura per tutta la settimana.
La zucca rossa Uchiki Kury è una zucca tonda originaria del Giappone, con buccia di colore rosso liscia, e la polpa giallo arancio dolce, dal sapore che ricorda la castagna. È una varietà invernale a guscio duro. La polpa ha spesso una tinta verde sotto i semi. Il peso varia dagli 800 grammi fino a un chilo e mezzo, e la si può cucinare in diversi modi.
È molto bella da vedere e la si può tenere anche su una mensola in cucina, dove si conserva benissimo.
La zucca rossa kuri è comunemente chiamata zucca giapponese, zucca di Hokkaido arancione o zucca Uchiki kuri. In Francia, si chiama potimarron (per il sapore della castagna), e nel Regno Unito zucca a cipolla per la forma che appunto richiama la cipolla.
Questa zucca robusta cresce fino alla maturità in pieno sole ed è resistente alla siccità, si adatta a tutti i terreni e climi. Ogni pianta produce più frutti a forma di cipolla, di solito tre. La zucca è matura circa novanta giorni dopo la fioritura.

Dal sapore pieno e dolce e rossa, la kuri si presta a molte preparazioni. È un ingrediente in una varietà di zuppe e con la sua polpa dal sapore di nocciola può essere usata per fare torte, pane, focacce, biscotti, marmellate, sformati. Può essere cotta al forno, lessata, al vapore, saltata in padella o fritta e la sua sede dei semi può ospitare farciture. Questa zucca aggiunge sapore dolce e consistenza mescolandola alle patate fritte.
È molto ricca di pro-vitamina A e oligoelementi (fosforo, calcio, magnesio, ferro, potassio, silicio, sodio…), aminoacidi, acidi grassi insaturi, amido (che si riduce parecchio nella cottura al forno, cottura suggerita da Arnold Ehret a tale scopo per le verdure amidacee), zuccheri naturali e carotene.